Più che una stanza pulita o un ambiente controllato, secondo la definizione di camera bianca dello standard ISO 14644-1, una camera bianca è definita come:
"Una stanza in cui la concentrazione di particelle sospese nell'aria è controllata, e che è costruita e utilizzata in modo da ridurre al minimo l'introduzione, la generazione e la ritenzione di particelle all'interno della stanza e in cui altri parametri rilevanti, ad esempio temperatura, umidità e pressione, sono controllati secondo necessità"
La riduzione al minimo dell'introduzione, della generazione e della ritenzione di particelle in una camera bianca avviene in 3 modi:
- Fornire alla stanza una grande quantità di aria filtrata con filtri ad alta efficienza (filtro HEPA o ULPA). L'aria filtrata diluirà e rimuoverà particelle, batteri e sostanze chimiche dall'interno della stanza. L'aria viene anche utilizzata per pressurizzare la stanza e garantire una circolazione dell'aria pulita non contaminata
- La camera bianca stessa deve essere costruita con materiali che non generino contaminanti, particelle o emissioni chimiche nell'aria e deve anche essere facile da pulire.
- Gli operatori delle camere bianche devono indossare indumenti che riducano al minimo la dispersione di particelle e microrganismi generati dalle persone, come capelli, scaglie di pelle, fibre di vestiti, ecc. Infatti, la contaminazione di base dell'operatore rappresenta il 70%-80% della contaminazione delle camere bianche. Per ridurre al minimo il rischio di contaminazione, gli operatori delle camere bianche solitamente si vestono in una stanza per gli abiti, detta anche anticamera. Possono essere utilizzate anche docce ad aria.
